Die gefeierte Bestseller-Autorin und Journalistin Lilli Gruber behandelt eine zentrale politische Frage: Wie kann Frieden in einem zerrissenen Land entstehen? In ihrem Werk kombiniert sie Erinnerungen, Fakten, Dokumente und Fiktion zu einem spannenden historischen Panorama und widmet sich der Kernfrage Europas: Wie findet ein Land am Scheideweg zwischen Frieden und Rebellion eine gemeinsame Zukunft? Gruber, 1957 in Bozen geboren, hat die Konflikte in ihrer Heimat Südtirol selbst erlebt, als nach dem Zweiten Weltkrieg kein Frieden einkehrte und die Region im Kalten Krieg umkämpft war. Sie war Zeugin, als die deutsche Minderheit zwischen Rebellion und dem Aufgeben ihrer Traditionen wählen musste. Aus anfangs harmlosen Protesten, wie Parolen auf Wänden, entwickelten sich paramilitärische Einsätze und eskalierende Gewalt. Gruber beleuchtet die Realität der Fünfziger und Sechziger Jahre und zeigt, wie entscheidende Weichen für eine friedliche Zukunft in einem europäischen Land gestellt werden. Anhand der Schicksale dreier junger Erwachsener – Peter, Max und Klara – verfolgt der Leser ihren Kampf für die Rechte der deutschsprachigen Minderheit in Südtirol und erhält Einblick in die Facetten eines Landes zwischen Separatismus und Zusammenhalt.
Lilli Gruber Boeken
Deze auteur duikt in de complexe politieke en sociale stromingen van haar geboortestreek, waar diverse linguïstische en culturele identiteiten elkaar ontmoeten. Haar werk verkent vaak thema's als dialoog, samenleven en het zoeken naar gemeenschappelijke grond tussen verschillende groepen. Door middel van haar schrijven tracht zij de diepe historische wortels van conflicten te begrijpen en over te brengen, evenals de hoop op hun overwinning. Haar vertelstijl is geïnformeerd en inzichtelijk, en weerspiegelt haar eigen ervaringen en interesse in sociale rechtvaardigheid en begrip.






Tempesta
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“Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato.” Quel passato è il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese dopo l’altro. Hella crede ancora nel Führer, ma lui le sta strappando ciò che ha di più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi, che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano anche qui, culminando nell’occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi con il Male. In questo nuovo episodio della storia della sua Heimat e della sua famiglia, cominciata con Eredità, Lilli Gruber riprende le fila della vita di Hella, la sua prozia, per seguirla attraverso gli anni cruciali della Seconda guerra mondiale: dall’apertura del fronte orientale alla lunga campagna italiana degli Alleati. Un viaggio della memoria e dell’immaginazione che combina ricerca, interviste e avvincente fiction, costruendo un libro che ha il respiro della grande Storia e il passo della narrativa d’avventura. Nella parabola di Hella e di Karl si disegna la tragedia di un popolo, quello sudtirolese, e di un intero continente, intrappolati tra due regimi sanguinari e prigionieri di un dilemma: salvarsi la vita, o salvarsi l’anima?
I miei giorni a Baghdad
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Un asciutto controreportage di guerra che rompe i vetri del conformismo giornalistico.Igor ManIl primo grande conflitto del terzo millennio nella ricostruzione di una testimone d’eccezione, che come in un diario racconta gli avvenimenti di quei giorni drammatici. "La guerra ha assunto una nuova forma: finita la carica vittoriosa del più potente esercito del mondo attraverso il deserto, nella primavera del 2003; finita l’avanzata trionfale in un paese che avrebbe dovuto accogliere i soldati stranieri come liberatori; finite le ombre verdi che entravano ogni sera nei nostri salotti attraverso i piccoli schermi televisivi per mostrarci una guerra senza cadaveri filmata all’infrarosso da intrepidi giornalisti. Le immagini che ci giungono dall’Iraq sono di tutt’altro genere. Ostaggi trucidati. Corpi fatti a pezzi da autobomba. Città assediate e bombardate. Prigionieri torturati. Liberatori, con elmetti e giubbotti antiproiettile, asserragliati nelle loro basi. Un’esplosione continua di violenza."Lilli Gruber, luglio 2004
Inganno. Tre ragazzi, il Sudtirolo in fiamme, i segreti della Guerra fredda
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Prima saltano in aria i monumenti. Poi i tralicci. Poi le caserme. È il crescendo di violenza che dalla fine degli anni Cinquanta investe il Sudtirolo, dove i "combattenti per la libertà" vogliono la riannessione all'Austria. Lo Stato italiano si trova per la prima volta di fronte al terrorismo. Nella piccola provincia sulle Alpi affluiscono migliaia di soldati e forze dell'ordine: ma la militarizzazione è davvero la risposta all'emergenza creata dagli attentati? Oppure obbedisce a una logica di "strategia della tensione"? La storia degli anni delle bombe sudtirolesi racconta lo scontro tra le superpotenze USA e URSS; il gioco pericoloso di gruppi neonazisti e neofascisti; le spregiudicate interferenze dei servizi segreti di diversi Paesi; una minaccia nucleare sempre più vicina e una guerra senza quartiere contro il comunismo destinata a sfuggire di mano. "Inganno" è un'opera intensa e corale, che tra realtà e finzione illumina trame, tragedie e mortali illusioni di una frontiera cruciale della Guerra fredda. Lilli Gruber torna a esplorare il passato della sua terra con due potenti strumenti narrativi: le voci dei testimoni con la ricostruzione dei grandi scenari, e in parallelo un'appassionante fiction. I protagonisti sono quattro antieroi moderni: Max e Peter, due ragazzi sudtirolesi tentati dalla radicalizzazione, Klara, una giovane austriaca innamorata del potere, e Umberto, un agente italiano incaricato di evitare un'escalation incontrollabile. Quattro anime perdute che con la loro parabola di passione e disinganno mettono in scena le colpe dei padri, le debolezze dei figli, le ambiguità della Storia.
Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone
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Wohin steuert der Iran? Die große Reportage von Lilli Gruber, Italiens Star-Journalistin. Der Bildervorrat über Iran beschränkt sich auf wenige Klischees. Zum differenzierteren Bild trägt auch Lilli Grubers Buch bei. Sie betrat das Land mit den üblichen Erwartungen und Ängsten und beschreibt, wie ihr stereotypes Schwarz-Weiß-Bild allmählich von vielen Farben ergänzt wurde. Trotz des kitschigen Titels ist es ein gutes Buch für eine erste Begegnung mit Iran geworden. Es beantwortet Fragen nach dem Alltag, der Situation der Frauen, dem Wie und Warum der islamischen Revolution, dem Ergehen der jüdischen Gemeinde, den Menschenrechten mit lebendigen Reportagen und treffenden Einsichten.„ Süddeutsche Zeitung “Dank ihrer Offenheit und Unvoreingenommenheit gelingt es ihr, sich in die fremde Welt einzufühlen und die iranische Gesellschaft in ihrer ganzen Vielschichtigkeit und Ambivalenz kenntlich zu machen. Abschliessende Antworten gibt Lilli Gruber keine. Und doch versteht man nun besser, worum es den Menschen im Iran geht." NZZ am Sonntag



