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Simona Bianconi

    L' autobiografia italo-ebraica tra il 1848 e il 1922
    Di chi tiene la penna: immagini di scrittori e scrittura nel romanzo Italiano dal 1911 al 1942
    Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta
    • Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta

      In viaggio con Elena Foà, Alfredo Panzini, Italo Svevo, Annie Vivanti, Clarice Tartufari, Sfinge, Grazia Deledda, Guido da Verona e Guido Gozzano

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      Il libro esplora il viaggio come un'opportunità unica di scoperta e introspezione, attraverso una raccolta di scritti del primo Novecento. Questi testi, spesso dimenticati, offrono emozioni e contesti diversi, invitando il lettore a rivivere l'esperienza del viaggio e a condividerne il significato personale.

      Cammin facendo: dieci storie di incontro e di scoperta
    • Di chi tiene la penna: immagini di scrittori e scrittura nel romanzo Italiano dal 1911 al 1942

      Letture da Vivanti, Pirandello, Jolanda, Svevo, Moravia, Campanile

      L’invenzione letteraria può dare vita a un secondo scrittore, a sua volta all’opera. A sua volta colui che comunica al di là della parola, che si assume l’importante responsabilità della creazione, che intende lasciare traccia di sé. Da lui nasce il libro, sua sfida, sostegno, tormento; prova unica o reiterata. Come prende forma nel romanzo di primo grado la figura centrale dell’autore? Come si mostra l’immagine ammaliante del suo lavoro nelle storie di lotta e rinuncia, successo e mediocrità presentate? E qual è l’e? etto della scrittura sul personaggio - anche nella sua interazione sociale - che, pure tra gravi ostacoli, la elegge tra le vie da percorrere e ne fa il proprio destino? Attraverso la lettura di testi di sei straordinari protagonisti del romanzo italiano nella prima metà del Novecento, ideatori di altrettanti artisti, donne e uomini, si è tentato di dare una risposta ad interrogativi seducenti che il lettore si pone. In tal modo, penetrando il motivo dell’esperienza della letteratura, si giunge a toccare la scrit-tura come rivelazione e sigillo di vita.

      Di chi tiene la penna: immagini di scrittori e scrittura nel romanzo Italiano dal 1911 al 1942
    • L’autore riflette sulla propria esistenza e coscienza di sé in un testo autobiografico che esplora la costruzione dell’identità attraverso i ricordi individuali e la loro valenza collettiva. La ricerca si concentra sul racconto di sé da parte di autori ebrei in Italia tra il 1848 e il 1922, esaminando l'impatto dei cambiamenti dell'epoca liberale sull'identità ebraica, dall'emancipazione alla marcia su Roma di Mussolini. Attraverso il genere autobiografico, si analizza la configurazione dell’identità ebraica nelle sue componenti religiose e culturali, in relazione con l’identità nazionale italiana. Vengono considerati anche i fattori esterni, come gli sviluppi politici e sociali dopo l’unificazione del 1860 e i dibattiti interni al microcosmo ebraico. Le opere esaminate, che variano in base agli intenti rappresentativi, offrono un quadro dei percorsi formativi e professionali di cittadini italiani di religione ebraica – rabbini, studiosi, politici e insegnanti – fino all’era fascista. Esse illustrano i processi di integrazione e assimilazione degli ebrei nell'Italia unita, contrapponendo momenti di "conservazione". Questo viaggio letterario-storico-culturale mette in luce le complesse relazioni tra il mondo ebraico e lo stato liberale in Italia, rivelando le dinamiche tra passato e presente attraverso il ricordo.

      L' autobiografia italo-ebraica tra il 1848 e il 1922