Koop 10 boeken voor 10 € hier!
Bookbot

Caterina Resta

    Stato mondiale, o Nomos della terra
    Il luogo e le vie
    La terra del mattino
    Geofilosofia del Mediterraneo
    Graceling
    Geophilosophy of the Mediterranean
    • Geophilosophy of the Mediterranean

      • 126bladzijden
      • 5 uur lezen

      Focusing on the Mediterranean as a pivotal element in Western history, this book explores concepts of openness and hospitality in Europe. It emphasizes the sea's diverse yet interconnected nature, proposing it as a model for innovative social and political coexistence. The work invites readers to reconsider European identity and unity through the lens of cultural differences and shared heritage, aiming to inspire new forms of community and collaboration.

      Geophilosophy of the Mediterranean
    • Graceling is a thrilling, action-packed fantasy adventure that will resonate deeply with anyone trying to find their way in the world. Graceling tells the story of the vulnerable-yet-strong Katsa, who is smart and beautiful and lives in the Seven Kingdoms where selected people are born with a Grace, a special talent that can be anything at all. Katsa's Grace is killing. As the king's niece, she is forced to use her extreme skills as his brutal enforcer. Until the day she meets Prince Po, who is Graced with combat skills, and Katsa's life begins to change. She never expects to become Po's friend. She never expects to learn a new truth about her own Grace-or about a terrible secret that lies hidden far away . . . a secret that could destroy all seven kingdoms with words alone.

      Graceling
    • Geofilosofia del Mediterraneo

      • 155bladzijden
      • 6 uur lezen

      La geo-filosofia del Mediterraneo delineata in questo libro è una riflessione filosofica appassionata e vibrante che, partendo dal dato geografico, coglie gli aspetti simbolici e storici di questo mare così cruciale per la storia europea e dell'intero occidente. Il Mediterraneo assume allora i tratti di un pluriverso composito... di un mare di differenze che, tuttavia, mostra una profonda radice unitaria. Proprio questo carattere insieme unitario e plurale, nell'incessante articolazione di terra e di mare, può fungere da paradigma per ripensare nuove forme di convivenza sociale e politica. Per ripensare l'Europa a partire dal Mediterraneo, nel segno dell'apertura e dell'ospitalità.

      Geofilosofia del Mediterraneo
    • Considerato il più delle volte solo nei suoi apparenti risvolti provincialistici, il "paesaggio" heideggeriano ha finito per rappresentare soltanto lo sfondo un po' kitsch di un pensiero per molti versi inurbano, se non addirittura la prova della presunta adesione del filosofo all'ideologia volkisch del nazionalsocialismo.Questo lavoro intende invece aprirsi una diversa prospettiva ermeneutica, mostrando come sia la ricca metaforica boschiva dei sentieri e delle radure che i motivi della radicatezza e del Luogo, non solo siano essenziali per comprendere quella esperienza che, secondo Heidegger, è il pensiero, ma anche lo conducano in una direzione assai diversa da quella che, proprio in quegli anni - e ancora adesso - declinava il tema dell'appartenenza alla Terra secondo il modello etnico Blut und Boden. La baita di Todtnauberg assume allora il significato non di rifugio in un provinciale mondo arcaico-contadino, ma quello di Luogo in cui una Terra si mostra con il suo inconfondibile volto ad un pensiero che cerca di farne esperienza attraverso una parola, capace di salvaguardarne e custodirne nel silenzio l'inesauribile mistero. Si vengono cos' lentamente a disegnare le invisibili geografie di un pensiero cui forse il nome "geofilosofia" conviene di più.

      Il luogo e le vie
    • A distanza ormai di quasi sessanta anni dalle pagine dedicate da Schmitt al Nomos della terra, la «grande antitesi della politica mondiale» tra pluriverso e universo, lungi dall'aver trovato soluzione, è divenuta, semmai, di ancor più scottante attualità con il sopraggiungere dell'età globale. Pur con tutti i suoi limiti intrinseci, la teoria schmittiana dei grandi spazi ha l'indubbio merito di porre l'accento sulla necessità di pensare a un pluriverso in grado di contrastare le spinte universalistiche della potenza imperiale di turno, oltre a smascherare il carattere ideologico dell'attuale "umanitarismo". Tuttavia, oltre l'antitesi schmittiana tra universo e pluriverso, se davvero si vuole fugare lo spettro di un Impero universale o quello, altrettanto minaccioso, di una guerra civile mondiale, nell'epoca della globalizzazione universo e pluriverso non sono i termini di un'alternativa, ma vanno pensati insieme. Solo una politica dell'ospitalità può ispirare il pluriverso di una confederazione di grandi spazi, i quali si riconoscono nell'universale con-vivenza che consente a ciascuno di scoprire quell'estraneo che è e quell'ospite che è chiamato a diventare.

      Stato mondiale, o Nomos della terra