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Yasmina Mélaouah

    La Biblioteca di Repubblica - 60: La fata carabina
    Le Inchieste di Maigret - 53: Pietr il Lettone
    Universale Economica: Diario di scuola
    Wash This Blood Clean From My Hand
    La passione secondo Thérèse
    L'alcol e la nostalgia
    • L'alcol e la nostalgia

      • 120bladzijden
      • 5 uur lezen
      4,0(1)Tarief

      L’autore di Bussola , premio Goncourt nel 2015, ci offre un nuovo, struggente romanzo dove amore, letteratura, viaggio e amicizia si mescolano in una Russia che seduce e spaventa. Se Bussola era il libro dell’amore “impossibile” tra Oriente e Occidente, L’alcol e la nostalgia è il romanzo di un altro sofferto rapporto: quello tra Occidente e Russia. È la storia di un interminabile viaggio in treno verso la Siberia, intrapreso da Mathias per accompagnare alla sepoltura nel suo villaggio natale il grande amico Vladimir. Un’amicizia difficile, nata come rivalità per una donna, Jeanne, prima fidanzata di Mathias a Parigi poi innamoratasi di Vladimir a Mosca. Quando il giovane francese raggiunge la ragazza in Russia si crea un appassionato e autodistruttivo triangolo amoroso, un percorso sentimentale segnato dall’alcol, dal sesso, dalla poesia, dalla droga, dalla follia. Mathias racconta questo viaggio interminabile attraverso distese di ghiaccio e di neve, betulle, tundra, spettri di deportati in Siberia e di cosacchi dell’Armata a cavallo: «…da solo con i ricordi, l’alcol e la nostalgia, è tutto quello che rimane, come diceva Čechov il medico morto bevendo champagne, da solo con qualche frase, qualche verso, qualche ricordo; forse Jeanne aveva ragione, finirò per perdermi in capo al mondo, per scomparire nella notte siberiana e colare a picco nel Pacifico, ancora diecimila verste... Ti ricordi Vlado, quando Jeanne ci ha presentati ti chiamavo principe Andrej perché mi ricordavi Bolkonskij con quella tua aria insieme nobile e fragile, sicuro di te anche se vacillavi nella violenza e nella droga come un salice...».

      L'alcol e la nostalgia
    • La passione secondo Thérèse

      • 172bladzijden
      • 7 uur lezen
      4,1(1732)Tarief

      "La tribù Malaussène e la sua cerchia hanno il dispiacere di annunciare il matrimonio di Thérèse Malaussène con il conte Marie-Colbert de Roberval, consigliere referendario di primo livello." Thérèse, la sorellina astrologa di Benjamin Malaussène, s'innamora e si sposa con il conte Marie-Colbert de Roberval. Il racconto ruota attorno al matrimonio, antefatti e conseguenze, dove si cerca la verità della passione, la passione secondo Thérèse. Sebbene Benjamin Malaussène fosse sempre stato contrario a questo matrimonio e alla fine la storia abbia provato che aveva ragione…

      La passione secondo Thérèse
    • Wash This Blood Clean From My Hand

      • 400bladzijden
      • 14 uur lezen
      4,0(887)Tarief

      Years before, Adamsberg's own brother had been the principal suspect in a similar case and avoided prison only thanks to Adamsberg's help. In order to prove his innocence, Adamsberg must go on the run from the Canadian police and find Judge Fulgence.

      Wash This Blood Clean From My Hand
    • Questo libro segna l’atto ufficiale (1931) del commissario Maigret. «La presenza di Maigret al Majestic aveva inevitabilmente qualcosa di ostile. Era come un blocco di granito che l’ambiente rifiutava di assimilare. «Non che somigliasse ai poliziotti resi popolari dalle caricature. Non aveva né baffi né scarpe a doppia suola. Portava abiti di lana fine e di buon taglio. Inoltre si radeva ogni mattina e aveva mani curate. «Ma la struttura era plebea. Maigret era enorme e di ossatura robusta. Muscoli duri risaltavano sotto la giacca e deformavano in poco tempo anche i pantaloni più nuovi. «Aveva in particolare un modo tutto suo di piazzarsi in un posto che era talora risultato sgradevole persino a molti colleghi»

      Le Inchieste di Maigret - 53: Pietr il Lettone
    • Nel quartiere parigino di Belleville, popolare, periferico e multietnico, la droga prende a diffondersi fra gli anziani, con effetti devastanti: una vecchietta che sta attraversando con circospezione una strada gelata estrae improvvisamente una P38 e centra il giovane poliziotto accorso ad aiutarla, un altro vecchietto viene ucciso a rasoiate, e altri ancora finiscono all'altro mondo o a causa degli stupefacenti o per l'azione di misteriosi assassini. Al centro dell'intrigo c'è naturalmente Benjamin Malaussène, di professione "capro espiatorio", che diviene immediatamente il principale indiziato e che riuscirà però, nonostante la sua innata goffaggine - o forse proprio grazie ad essa - a risolvere il caso. Uscito nel 1987, seconda puntata della famosissima saga di Benjamin e di Belleville, La fata carabina rivisita con straordinaria leggerezza tutte le situazioni tipiche del noir metropolitano, con il loro sanguinolento corredo di uccisioni, violenze e corruzione: un corredo, però, felicemente straniato dalla tarda età dei personaggi che vi si affollano, ora come vittime ora come carnefici, cui il protagonista oppone la sua candida, partecipe, accorata sprovvedutezza. La comicità profusa a piene mani non nuoce mai al funzionamento dell'intreccio, anzi ne esalta gli snodi e le attese, in un quadro che non sai mai se più fantastico o più realistico. E soprattutto, grande godibilità di lettura, grazie a un autore che del recupero del piacere di leggere ha fatto la sua ironica, vivacissima bandiera.

      La Biblioteca di Repubblica - 60: La fata carabina
    • I Narratori: Diario di scuola

      • 241bladzijden
      • 9 uur lezen

      Diario di scuola affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo “alunni” si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli “sfaticati”, dei “fannulloni”, degli “scavezzacollo”, dei “cattivi soggetti”, insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex somaro lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d’angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell’istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel “mal di scuola” che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d’imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima – secondo Pennac – i giovani di oggi come quelli di ieri. Con la solita verve, l’autore della saga dei Malaussène movimenta riflessioni e affondi teorici con episodi buffi o toccanti, e colloca la nozione di amore, così ferocemente avversata, al centro della relazione pedagogica.

      I Narratori: Diario di scuola
    • "Il piccolo immenso gioiello lasciato da Alain-Fournier ha cristallizzato per generazioni di lettori la poesia misteriosa della giovinezza. E un romanzo che ben presto sgattaiola via dalle reti delle letture critiche, si sottrae alle analisi e diventa qualcosa di più, qualcosa d'altro, come lo sono diventati Siddharta o Il giovane Holden o Sulla strada. E uno di quei casi in cui l'esperienza stessa della lettura prolunga, amplifica, sdoppia la suggestione dell'opera: ricordiamo i pomeriggi in cui sottolineavamo paragrafi di Hesse fumando sul letto, ricordiamo il corridoio del liceo dove seduti per terra leggevamo Holden ed eravamo Holden, ricordiamo il sacco a pelo dentro al quale, sul ponte della nave, leggevamo una copia di Sulla strada incartapecorita dalla salsedine, ricordiamo l'estate gialla e immobile di calore in cui leggevamo Meaulnes e sentivamo palpitare in noi la sua irrequietezza. Questa capacità di riecheggiare forte, di trovare la muta sintonia con una sensibilità acuminata, è la vera profonda grandezza del romanzo, che non sta nell'intreccio (...), ma in una sorta di finissima eppure possente costruzione mitica di cui vogliamo cogliere tre motivi chiave: l'infanzia, l'avventura, il meraviglioso." (Dalla Postfazione di Yasmina Melaouah)

      Universale Economica Feltrinelli / Classici: Il grande Meaulnes