Gli afghani, avvolti nei loro mantelli o nei loro burqa, al freddo e al buio, senza acqua potabile né elettricità, aspettano. Che la guerra finisca, che la fame finisca, che si possa studiare, che arrivi un po' di libertà, che si intraveda qualche bagliore di diritti umani.
Il suicidio dell'Unione Brancaleone e l'eterno ritorno di Al Tappone
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Per chi suona la banana racconta con graffiante puntiglio e feroce amore per la verità i dodici mesi finali dell'Unione Brancaleone e i primi sei del Berlusconi III. Travaglio registra fatti e dichiarazioni del teatrino politico-mediatico, richiama i suoi protagonisti alle loro dichiarazioni (dove troppo spesso latitano coerenza e logica), denuncia storture e stupidaggini. È la pratica di un giornalismo che ha come linee guida la libertà e l'indipendenza – e infatti colpisce a destra e a sinistra, assumendo così un compito di controllo e verifica nei confronti dei Palazzi, un ruolo fondamentale per il buon funzionamento di ogni democrazia. Per chi suona la banana, come gli altri libri di Marco Travaglio, finisce dunque per portare alla luce alcune delle dinamiche profonde – e a volte desolanti – della recente storia patria.