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Carlo Emilio Gadda

    14 november 1893 – 21 mei 1973

    Carlo Emilio Gadda was een Italiaanse schrijver en dichter, beroemd om zijn meesterlijke taalgebruik. Zijn werk wordt geprezen om zijn innovatieve benadering, waarbij hij elementen van dialecten, technische jargon en woordspelingen verweeft in de standaard Italiaanse proza. Als praktiserend ingenieur had Gadda een complexe relatie met zijn beroep, een eigenschap die tot uiting komt in de precisie en details in zijn literaire creaties, wat leidde tot vergelijkingen met auteurs met een wetenschappelijke inslag. Zijn kenmerkende stijl, die burgerlijke waarden bekritiseert door middel van linguïstische dissonantie, maakt zijn schrijven uniek en provocerend.

    Carlo Emilio Gadda
    Journal de guerre et de captivité
    Die Liebe zur Mechanik
    List und Tücke. Erzählungen.
    That Awful Mess on Via Merulana
    That Awful Mess On The Via Merulana
    The Experience of Pain
    • 2014

      Im Jahre 1918 begegneten sich nördlich von Hannover, im berüchtigten 'Celle Lager Scheuen' drei internierte italienische Offiziere: der Dramatiker Ugo Betti, der Schriftsteller Carlo Emilio Gadda und der Germanist Bonaventura Tecchi. Ihr leidenschaftliches Interesse für Literatur und der daraus entstehende Austausch half den drei Schicksalsgenossen, die Entbehrungen der Gefangenschaft zu überstehen. Fast 100 Jahre später liegen Gaddas Gefangenentagebuch und Tecchis Prosaporträts 'Baracca 15c' nun erstmals auf Deutsch vor und dokumentieren eindrücklich und bewegend die Zeit dieser Lagerhaft, die ihre Biografien entscheidend geprägt hat. 'Celle-Lager war nach allgemeinem Bekunden eines der härtesten unter den deutschen und österreichischen Gefangenenlagern, die im Ersten Weltkrieg den italienischen Offizieren vorbehalten waren.' Bonaventura Tecchi 'Die vorsätzlichen deutschen Repressalien sind sehr hart.: Man zittert im feuchten Wind, während die Deutschen gemütlich plaudern und ihre Späße machen. – Es herrscht eine absolute, strenge Grußpflicht gegenüber den deutschen Offizieren; sie zu vernachlässigen brächte die Zuwiderhandelnden ins Gefängnis.' Carlo Emilio Gadda

      Die Baracke der Dichter
    • 2002

      "Oh, gli occhi! Dove, chi guardavano? Il volto... Oh, era sgraffiata, poverina! Fin sotto un occhio, sur naso!... Oh, quel viso! Com'era stanco, povera Liliana, quel capo, nel nimbo, che l'avvolgeva, dei capelli, fili tuttavia operosi della carità. Affilato nel pallore, il volto: sfinito, emaciato dalla suzione atroce della Morte" Dal più celebre "giallo" della letteratura italiana non verremo mai a sapere chi è il colpevole: come tutti i romanzi di Gadda, infatti, anche il Pasticciaccio è incompiuto, coerentemente con la visione del mondo dell'autore, che concepiva la realtà come un aggrovigliatissimo "garbuglio", tragicamente impossibile da dipanare per giungere a possederne un qualsiasi bandolo. Ma se la verità è negata, non ci si può comunque sottrarre alla ricerca, all'esercizio dell'intelligenza e dell'ironia, all'illusorio ma suggestivo esorcismo della nostra sostanziale incapacità di conoscere. Intelligenza e ironia non fanno certo difetto al commissario Ciccio Ingravallo, il quale nella fascistissima Roma del 1927 si trova a indagare su un delitto che coinvolge le sue amicizie e anche i suoi segreti affetti. Convinto seguace del dubbio programmatico, nutrito di testi filosofici molto amati, questo singolare poliziotto molisano si muove tra labili indizi e improvvise scoperte che complicano vieppiù, anziché semplificare, il quadro delle ricerche. E lo fa nella consapevolezza dell'inutilità dei suoi sforzi di mettere ordine in un contesto insensato, cui corrisponde drammaticamente l'insensatezza della storia, e del regime sciagurato che gli è toccato in sorte di dover servire. Pubblicato nel 1957, ma già parzialmente scritto fra il 1946 e il 1947, il romanzo è uno dei capolavori assoluti del nostro secondo Novecento, che si avvale di una lingua ricchissima e composita, ove dialetti centro-meridionali e italiano letterario si fondono in una miracolosa miscela espressiva, e che confermano l'indiscutibile preminenza - finalmente riconosciuta dai più - di Carlo Emilio Gadda nella letteratura europea del XX secolo.

      La Biblioteca di Repubblica - 46: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
    • 2001

      L'Adalgisa

      Disegni milanesi

      • 297bladzijden
      • 11 uur lezen

      «Dopo I promessi sposi , non esiste, nella letteratura italiana, nessuna rappresentazione d'una città così ricca, complessa, variegata, sonora come nella bellissima L'Adalgisa . Come in Manzoni, la città è Milano: la storia, la società, la psicologia, la cultura, i costumi, i riti, la lingua, l'esi­stenza quotidiana di Milano, di cui Gadda vuole rappresentare la totalità enciclopedica. Niente deve sfuggire al suo sguardo onnicomprensivo di storico-entomologo-mineralogista: nemmeno il minimo frammento o la minima possibilità ... La sua Milano era quella moderna: tra la fine dell'Ottocento e il 1940; la Milano degli anni in cui scriveva febbrilmente romanzi destinati a rimanere incompiuti. Malgrado lo sguardo satirico, aveva per quella città un affetto senza limiti. Amava il suo senso di gruppo, l'affettuosità sincera e recitata, “la festevolezza e allegria squillanti”, la bonomia un po' sciocca, il moralismo spesso grottesco, la velocità in tutte le occasioni della vita, l'intraprendenza, il buon senso a volte assurdo, un vago alone di demenza e, soprattutto, una vocalità femminile che nessun freno poteva arrestare». Pietro Citati

      L'Adalgisa
    • 2000

      Carlo Emilio Gadda beschreibt in "Vier Töchter - und jede eine Königin" seine Mailänder Erlebnisse in lebendigen Skizzen. Das Werk bietet einen Einblick in die Stadt und ihre Menschen durch Gaddas einzigartige Perspektive.

      Vier Töchter und jede eine Königin. Mailänder Skizzen.
    • 1993

      Wenige Jahre vor seinem Tod stimmte Carlo Emilio Gadda (1893 - 1973) der Veröffentlichung seines ersten in den Jahren 1928 und 1929 sorgfältig erarbeiteten, jedoch unvollendet gebliebenen Romans zu. Es ist eine Geschichte aus dem ersten Weltkrieg, deren drei Schlußkapitel der Autor noch geschrieben, aber nicht mehr in das Romanganze integriert hat.

      Die Liebe zur Mechanik
    • 1993
    • 1993
    • 1991

      Die Briefe, die Gadda zwischen 1920 und 1963 an den »brüderlichen Freund« Bonaventura Tecchi richtet, den er in deutscher Kriegsgefangenschaft kennengelernt hat, bezeugen die Leidensgeschichte des Ingenieurs Gadda, der unter seinem Brotberuf leidet und als Dichter hartnäckig und zäh um »Zutritt zum Parnaß« kämpft.

      An einen brüderlichen Freund
    • 1989