Nicola Gratteri is een Italiaanse magistraat en essayist, die zich intensief inzet voor de strijd tegen de 'Ndrangheta-maffia. Zijn werk richt zich op het blootleggen en analyseren van de structuren en methoden van georganiseerde misdaad. Door middel van zijn geschriften deelt hij diepgaande inzichten in de werking van de maffia en de impact ervan op de samenleving. Gratteri's proza is scherpzinnig en direct, gevormd door decennia aan ervaring aan het front.
Despite depictions to the contrary, the mafia is not a cadre of noble and
righteous warriors, a class of citizens working in the shadows but upholding
traditional values. Instead, the authors argue, it is a brutal, violent, and
ignoble organization that ultimately violates the boundaries of acceptable
behavior both within the family and without.
’Ndrangheta, talianska mafiánska organizácia, v júli 1973 uniesla Johna Paula Gettyho III., vnuka ropného magnáta. Po troch mesiacoch neúspešného vyjednávania únoscovia poslali do denníka Il Messaggero obálku s kúskom chlapcovho ucha. V decembri bol John Paul prepustený po zaplatení výkupného vo výške približne dvoch miliárd lír, čo vyvolalo medzinárodný záujem o ’ndranghetu.
Z nelegálnych ziskov vybudovali v južnom Taliansku celé mestské štvrte a investovali do rôznych odvetví, ako sú stavebné firmy a verejné súťaže, pričom začali s pašovaním cigariet a neskôr prešli na drogy. Obrovské sumy peňazí z tohto obchodu je potrebné prať a recyklovať, čo viedlo k expanzii organizácie do stredného a severného Talianska a do zahraničia, vrátane Kanady, kde využívali legislatívne medzery.
Odhaduje sa, že ’ndrangheta generuje ročne až 43 miliárd eur, pričom väčšina tejto sumy sa dostáva do legálnej ekonomiky. Investujú do mnohých sektorov, vrátane stavebníctva, turizmu a dokonca aj do záchytných centier pre migrantov, pričom využívajú korupciu a strategické aliancie s verejnými činiteľmi a podnikateľmi. Boj proti praniu špinavých peňazí je čoraz zložitejší, no kniha ukazuje, že organizovaný zločin sa dá zastaviť.
Nicola Gratteri, známy taliansky prokurátor bojujúci proti ’ndranghete a Antonio Nicaso, taliansky novinár a spisovateľ, medzinárodne uznávaný expert v oblasti boja s organizovaným zločinom, prichádzajú s aktualizovaným vydaním knihy Pokrvní bratia, v ktorej odhaľujú šokujúce skutočnosti o najobávanejšej a najsilnejšej mafii na svete ’ndranghete. Kniha je svedectvom o zvykoch, správaní a logike tejto talianskej mafie, ktorá ako autori ukazujú, je dnes už úspešne infiltrovaná v ekonómii a inštitúciách a stala sa globalizovanou spoločnosťou prerastajúcou do celého sveta.
"High tech e lupara." Potrebbe essere il titolo di un'improbabile parodia cinematografica. Invece è la sconcertante ma fedele fotografia che Nicola Gratteri ci dà della 'ndrangheta. In una veloce e appassionante conversazione con Antonio Nicaso, che sullo stesso argomento ha firmato con lui "Fratelli di sangue", Gratteri ritorna ad approfondire un fenomeno criminale di portata internazionale che, dopo lunghi e colpevoli ritardi, inizia finalmente a essere percepito nella sua vera dimensione. A rivelare la forza dell'organizzazione criminale calabrese bastano poche cifre: il suo fatturato annuo è di 44 miliardi di euro, il 2,9% del Prodotto interno lordo. Il "core business" è rappresentato dal traffico di droga (la 'ndrangheta controlla quasi tutta la cocaina che circola in Europa): un ricavo di 27.240 milioni di euro all'anno, il 55% in più rispetto al ricavo annuo della Finmeccanica, il gigante dell'industria italiana. A questa spettacolare espansione fa da contraltare il degrado sociale e ambientale della Calabria, prigioniera di una criminalità che la opprime, ne sfrutta famelicamente ogni risorsa e poi l'abbandona impietosamente al suo destino. La crescita e la fortuna di questa malapianta viene raccontata attraverso temi ed eventi cruciali: dalle lontane origini alla stagione dei sequestri di persona, all'espansione sul territorio italiano e all'estero; dalle collusioni con la politica alla conquista della leadership nel traffico di droga, alle vicende dei rifiuti tossici.
Fino agli anni Novanta, la cocaina era una droga d'élite, riservata a pochi ricchi in vena di originalità. Oggi è «sballo» di massa, popolare e a buon prezzo: c'è chi la fuma e chi la sniffa anche tutti i giorni, perché tanto «basta chiederla e la trovi ovunque». Il mondo della cocaina è un immenso suk, un grande mercato di miraggi e illusioni, un piacere effimero costruito sull'inganno della mente. È, soprattutto, un mercato che non conosce crisi. Secondo l'Unodc, l'ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2012 nel mondo 243 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta sostanze illecite. Fra tutte, la cocaina è la più richiesta e la più venduta dalla 'ndrangheta. Per i boss della mafia calabrese, la «neve» è profitto, guadagno, flusso costante di liquidità che capovolge il pensiero economico classico, secondo cui la criminalità non «produce» perché distrugge, e non genera ricchezza. In queste pagine, frutto di un lavoro di ricerca e sul campo senza precedenti, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricostruiscono i grandi traffici di cocaina nel mondo in un viaggio che dalla Colombia ci porta fino in Calabria, seguendo le tappe del business planetario che arricchisce i narcotrafficanti, impoverisce e uccide i tossicodipendenti, contamina il sistema bancario, corrompe le classi dirigenti. Hanno visitato le piantagioni di coca in Colombia (dove per coltivare un ettaro di arbusti se ne disboscano quattro di foresta, con danni gravissimi all'ambiente) e sono entrati nei laboratori dove dalla foglia della pianta viene ricavata la «pasta base» (che ai contadini viene pagata pochissimo, ma moltiplica il proprio valore a ogni passaggio, fino a raggiungere cifre da capogiro quando arriva al cliente finale); sono stati in Bolivia, Perú, Argentina, Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti, ma anche in Africa (il «magazzino» dove vengono stoccate tonnellate di cocaina da trasferire nelle più importanti piazze europee) e in Australia (il paese in cima alla classifica dei consumatori di droga al mondo, e dunque un mercato che fa gola ai narcos). E poi in Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Irlanda, Belgio, Olanda, per ricostruire le rotte di aria, mare e terra lungo le quali la cocaina passa dal produttore al consumatore. Hanno intervistato decine di investigatori, giornalisti, esperti, avvalendosi della preziosa collaborazione delle forze di polizia italiana e straniere specializzate nel narcotraffico. Oro bianco è un libro rivelatore e appassionante, tragicamente vero, ma al tempo stesso capace di riaccendere la speranza di poter debellare, prima o poi, quello che senza ombra di dubbio può essere considerato un vero flagello mondiale.