Bezmozgis creëert verhalen die thema's als identiteit, ontheemding en de zoektocht naar ergens thuishoren verkennen, waarbij hij vaak scherpe humor en een scherp psychologisch inzicht gebruikt. Zijn proza wordt gekenmerkt door nauwkeurige taal en een scherp vermogen om de complexiteit van menselijke relaties te vangen. Lezers worden aangetrokken door zijn onderscheidende kijk op de immigrantenervaring en de levens van volgende generaties. Zijn schrijven is inzichtelijk, provocerend en diep menselijk.
One of the most anticipated international debuts of 2004, DavidBezmozgis’s Natasha and Other Stories lives up to its buzz withnumerous award distinctions and a sheaf of praise from reviewers and readers.These are stories that capture the immigrant experience with wit and deepsympathy, recalling the early work of Bernard Malamud and Philip Roth. Anexquisitely crafted collection from a gifted young writer.
Baruch Kotler, ministro del commercio dello Stato d’Israele, è quasi un eroe nazionale, noto per la sua integrità e inflessibilità, con un passato da dissidente nell’Unione Sovietica di Brežnev che gli è costato tredici anni di gulag. Quando si dissocia dalla linea del suo governo, che ha ordinato il ritiro dei coloni dai territori occupati, il primo ministro minaccia di diffondere le foto che lo ritraggono insieme alla sua giovane amante, Leora, pensando così di costringerlo a rivedere la sua posizione. Ma Kotler non è uomo da piegarsi ai ricatti, anche se questo significa rischiare la fine del suo matrimonio con la devota Miriam – che in gioventù ha diviso con lui a Mosca i primi entusiasmi per il sionismo – ed esporre allo scandalo i figli, Dafna e Benzion, quest’ultimo soldato dell’esercito israeliano e più che mai bisognoso della guida e dell’esempio del padre. Per sottrarsi alla gogna mediatica, Kotler fugge con Leora a Jalta, in Crimea. Qui, un incontro del tutto inaspettato lo attende: quello con l’uomo che quarant’anni prima lo ha denunciato al KGB. Colui che con il suo tradimento lo ha condannato alla prigionia, ma che allo stesso tempo gli ha permesso di diventare agli occhi del suo popolo un mito… È l’avvio di una vicenda che ha lo stile teso di un giallo e l’intensità di una originalissima riflessione morale.
Sommer 1978: Für die jüdische Familie Krasnansky wird Rom zum Wartesaal auf dem Weg in die Freiheit. Sechs Monate verbringen sie in einem Schwebezustand zwischen Vergangenheit und Zukunft, geprägt von ideologischen Kämpfen und den weltpolitischen Ereignissen des 20. Jahrhunderts. Die drei Generationen lettischer Juden aus Riga bestehen aus dem Großvater Samuil, einem alten Kommunisten und Veteranen der Roten Armee, der widerwillig seine Heimat verlässt; Karl, dem ältesten Sohn, der die westlichen Privilegien ausnutzen möchte; und Alec, dem jüngeren Sohn, der das Leben mit Witz und Leichtigkeit nimmt. Polina, Alecs Frau, hat ihre Familie hinter sich gelassen, um mit den Krasnanskys in den Westen zu gehen. In Rom erleben sie eine Zeit voller Hoffnung und Melancholie, während sie dem Leben zugewandt und dem Tod ins Auge sehend, auf eine ungewisse Zukunft blicken. In seinem Debütroman thematisiert der Autor eine zentrale Erfahrung der globalisierten Gegenwart: den Aufbruch aus der Sicherheit der eigenen Kultur in die Ungewissheit eines neuen Lebens. Die Kritiker loben ihn als einen der besten jungen jüdischen Schriftsteller des Jahrhunderts und vergleichen ihn mit Philip Roth, was seinen Ruf als bedeutender Erzähler festigt.